27 gennaio 2022
Progetto Agorà Siracusa
PER
LA CITTÀ CHE VORREI – DIRETTA DEL 27/1/2022
L’ennesima
diretta della nostra Associazione ha avuto come tema: “Spazi
culturali, Reti museali, Itinerari turistici nel nostro Territorio e
in Provincia” e si è posta in successione ideale e temporale
all’Agorà del 19 Novembre ultimo scorso, del quale ha ripreso uno
dei temi specifici ivi trattato ed ha visto, come relatori, le stesse
personalità di spicco presenti in quell’occasione, oltre a una
competenza di spicco aggiuntiva.
L’iniziativa,
in remoto, è stata condotta e moderata dal Presidente
dell’Associazione, Sergio PILLITTERI, e si è valsa dei contributi,
nell’ordine, di Antonino RISUGLIA, Giancarlo GERMANÀ, Bruno
MARZIANO, Giuseppe ROSANO, Paolino UCCELLO, Antonio MERENDA, Giovanna
TIDONA.
Numerose
e interessanti sono state le domande giunte in studio e provenienti
da persone attente alle problematiche emerse nel corso della
trasmissione, che hanno spaziato anche oltre i temi proposti, ma ad
essi strettamente collegati.
È
doveroso premettere che l’Associazione “Per la città che vorrei”
è impegnata, da oltre cinque lustri, nell’individuare i problemi
del nostro Territorio per promuovere la ricerca e l’adozione di
idonee soluzioni, attraverso l’informativa e il coinvolgimento
delle Istituzioni. Dunque era già matura la decisione di passare
dalla fase ricognitiva a quella propositiva attraverso l’adozione
dello strumento della proposta di adeguate idee/progetto da
“consegnare” e divulgare attraverso il coinvolgimento dei
soggetti istituzionali.
L’iniziativa,
della quale qui si riferisce, ha confermato la bontà dell’intenzione
dell’Associazione, che ha trovato riscontro in quanto detto dai
relatori. Così come ha rafforzato la convinzione che qualsiasi
iniziativa da condurre nel Territorio non può prescindere dal
coinvolgimento operativo e sistematico, e non già esclusivamente
informativo e sporadico, dei più importanti aggregati umani nei
quali si articola la vita cittadina: Popolazione, Famiglia, Scuola.
INTERVENTI
Risuglia
ha proposto una saldatura con l’Agorà, attraverso una rapidissima
sintesi e un rimando a quanto già pubblicato nelle sedi idonee.
Germanà,
con la profonda competenza e l’ampiezza che gli è riconosciuta in
maniera unanime, ha introdotto un’importante innovazione nella
maniera di concepire i beni culturali di cui dispone la nostra città.
Infatti, dopo avere informato l’uditorio che la definizione attuale
delle aree archeologiche di Siracusa fanno riferimento a una mappa
del Maugeri datata 1910, ha posto in evidenza il fato che il nostro
territorio è un unicum nel suo archeologico e che, al di là delle
zone canoniche, è punteggiato da un’infinità di siti, minori per
dimensioni ma non per importanza, conosciuti dai turisti, ma
sconosciuti o avversati dai nostri concittadini, che si sentono quasi
infastiditi da questa presenza diffusa che va a confliggere con i
loro interessi di altra natura. E pensare che le mappe turistiche
cittadine, prodotte dal Comune ne fanno menzione e le propongono in
bell’ordine ma, di fatto, non sono fruibili per un’infinità di
ostacoli che ne impediscono la fruizione. Fra l’altro, i siti
cosiddetti minori, per ragioni di contiguità possono essere inseriti
in appositi itinerari tali da creare delle linee turistiche
facilmente percorribili. Spazi presenti nell’area cittadina
potrebbero essere destinati alla fruizione di giovani, anziani, come
l’area dei villini, un tempo l’agorà cittadina. En passant,
Germanà ha citato l’esistenza di un impianto termale ai più
sconosciuto, la Grotta di Archimede e molto altro da recuperare al
turismo e al godimento dei locali. Sua proposta, al riguardo, sarebbe
quella di fare emergere queste peculiarità attraverso borse di
studio da assegnare a laureandi non soltanto locali, ma anche di
atenei a noi lontani, che fungerebbero anche da efficaci agenti di
promozione. Un accenno specifico è stato fatto al ruolo che
potrebbero svolgere le Biblioteche come contenitori culturali per
eccellenza, oggi scarsamente utilizzate. Germanà ha risposto a più
di una domanda proveniente da ascoltatori che hanno toccato tasti
specifici, come la sorte del circuito automobilistico o
un’incompiuta, arrivata a un buon punto di esecuzione, ma ferma
dagli anni cinquanta del secolo scorso.
Marziano.
Uno scrigno di preziose di esperienze e un vulcano di idee! Anch’egli
ricollegandosi idealmente all’Agorà del Novembre scorso e a quanto
detto da Grermanà, auspica il coinvolgimento determinante di due
soggetti istituzionali come il Comune e la Sovrintendenza ai beni
culturali perché assumano ruoli e responsabilità che competono loro
sulle tematiche oggi “esplose”. Notazione particolare ha fatto
sul cosiddetto turismo congressuale, da non relegare in mastodontici
insediamenti extra urbani, vista l’esistenza di spazi già
fruibili, capaci e idonei a svolgere tale ruolo, come il Teatro
Verga, le Aule magne di certi istituti scolastici da lui citati in
altre occasioni e altro. In tal senso ha auspicato lo svolgimento di
un ruolo, determinante in tal senso, della Camera di Commercio di
Siracusa, liberata dall’asservimento a quella di Catania.
Auspicabili sarebbero la creazione di un Commissario ad acta, il
coinvolgimento di Professionisti ci riconosciuta competenza e del
Volontariato che si prendesse cura del mantenimento delle condizioni
idonei dei locali individuati: il gettito prodotto dall’utilizzo di
tali spazi sarebbe sufficiente a sostenere le conseguenti spese di
gestione, mentre le presenze di ospiti sarebbe un ottimo volano per
le attività commerciali e recettive del Territorio.
Rosano.
È fra gli ospiti maggiormente presente nelle iniziative
dell’Associazione per la competenza che egli esprime e per la
passione con la quale egli ricopre il ruolo organizzativo che svolge
nel suo settore specifico. Lamenta la mancanza di presenza e progetti
da parte sei soggetti istituzionali. Essi, più volte sollecitati e
destinatari di progetti loro presentati, nella migliore delle
ipotesi, non rispondono neanche alle sollecitazioni al riguardo. A
questo punto è arrivato un preciso suggerimento di un’autorevole
ascoltatrice della trasmissione che ipotizzava la creazione di un
Commissario anche per questo settore, che fosse capace di dare
impulso ai progetti esistenti. Al che Rosano ha risposto che i
cittadini sembra che non aspettino altro: la ripresa in grande del
turismo! Sconsolato, Germanà ha sussurrato: “il siracusano medio è
infastidito “dalle pietre vecchie!”
Uccello.
Il primo suggerimento/auspicio venuto da questo autorevole
personaggio della Cultura del Territorio è la creazione di una linea
permanente si scambi culturali con la madre patria della Siracusa
greca: Corinto. A seguire è stata messa in evidenza la condizione di
carenza degli organici della Sovrintendenza che possano garantire la
fruizione turistica dei siti archeologi nel periodo di maggiore
affluenza turistica, che è l’Estate, per via del legittimo
godimento delle ferie del personale addetto, sostituito da volontari.
Un vulnus è rappresentato dall’assenza di una tessera unica da
fornire al turista che arriva a Siracusa, che gli consenta l’accesso
a tutte le aree museali, che sono tante e che rappresentano una
grande risorsa del Territorio; a suo tempo anche Germanà si era
espresso in tal senso. Ciò impedisce una razionale ed efficace
canalizzazione del turismo, specialmente di quello Antropologico
ampiamente diffuso da noi. Al riguardo è in fase di completamento
tutto ciò che attiene alla creazione, con tutti crismi della
regolarità, del Parco degli Iblei, che coinvolge le tre province
contigue dell’isola: Siracusa, Ragusa e Catania. Purtroppo mentre è
assente la politica, che non si cura neanche degli aspetti
organizzativi e non riesce a prevenire, per esempio, il caos che si è
creato durante l’Estate scorsa, per l’afflusso abnorme e non
regolamentato ad Avola e Noto. Conclude affermando che il Turismo da
proporre nel nostro Territorio deve essere, perché ha tutte le
caratteristiche per esserlo, di qualità.
Merenda.
Giovane e preparata, questa risorsa ha apportato un ulteriore
contributo al dibattito, frutto anche di esperienze e competenze
specifiche. Ha esordito auspicando la creazione di una Card
turistica, che sembrerebbe nella fase ultimativa della sua ideazione.
Merenda ha posto la domanda su come possa essere attraente un turismo
territoriale, se esso si occupa soltanto di turismo urbano, ignorando
le vaste offerte del territorio extraurbano. Per inciso riferisce di
una condizione di sofferenza dell’area di Pantalica, colpita di
problemi di natura idrogeologica, oltre quello generato dalla diffusa
pandemia. Fa un appunto alla Politica che pretende di governare e
controllare, anche a livello regionale, tutto il sistema turistico,
senza riuscirci per carenze strategiche ed organizzative, ignorando
l’esistenza di competenze locali in grado di svolgere un ruolo più
che all’altezza di quanto il Turismo merita. Pur mancando gli
indirizzi istituzionali chiari, ciò nonostante, le competenze e gli
entusiasmi locali riescono a produrre delle nicchie di eccellenza,
come l’iniziativa “Cinque sensi” a Sciacca o il “Palazzo
della Cultura” a Sortino. Auspica la creazione di un “Libero
Consorzio dei Comuni”. Un valore aggiunto deriverebbe dal
coinvolgimento di competenze e imprenditorie di altre regioni, anche
stagionalmente, che sarebbero un ottimo veicolo di attrazione per il
nostro Turismo.
Tidona.
Esordisce con una frase ad effetto: “Abbiamo l’America e non ce
ne rendiamo conto”, che parafrasa un verso di Cesare Pascarella.
Auspica un’inversione radicale nella concezione del Turismo, che
dovrebbe virare dal consumistico a culturale; il ricorso agli
strumenti tecnologici informatici che creino dati utili a gestire il
fenomeno turistico in maniera efficace; la creazione e
l’assegnazione, a chi ne ha le competenze per utilizzarle
adeguatamente, di aree attrezzate nelle quali operare. Propone lo
slogan “Sacchetti fino al prossimo cestino”, come modalità
operativa per gestire i rifiuti. Fa riferimento alle varianti che
deve considerare chi gestisce il Turismo rispetto a certi fenomeni
che la realtà propone con forza: il turismo dei disabili; il turismo
dei single; il turismo delle donne, che produce già più reddito del
turismo al maschile; il turismo di chi è seguito da un animale di
compagnia. Tutte queste forme di turismo hanno delle esigenze
specifiche che vanno soddisfatte e che producono reddito.
Se
il tempo non avesse espresso la sua tirannia, la serata si sarebbe
potuta protrarre ancora a lungo.
Alla
prossima.